Nik
(giovedì 8 dicembre 2011)
Categoria:
Desiderio
Fede.
Oggi, giorno dedicato all'Immacolata, sono stato con Fabri in chiesa . Lui, spesso, è accanto al sacerdote a servir Messa. Sovente lo guardo e mi commuovo. Mi commuovo nel vedere i segni della sua fede, quella fede che non è la mia. E' privo e direi "immune" dai miei dubbi, dai miei esasperati ed innati scetticismi che hanno "guastato" il mio essere religioso. Una fede, la sua, sicura e piena come piena e certa crede sia la mia; non sa, invece, delle perplessità e delle incertezze del suo papa' che da sempre scuotono e amareggiano, dal profondo, un animo turbato. E così, mentre il tempo passa mi accorgo di essere sempre come a segnare il passo, fermo nella mia, talvolta, pragmatica ossessione che "dopo," sopra di noi, c'è solo l'infinita, streminata moltitudine di stelle lontanissime e fredde; una pena enorme, pervade allora, il mio cuore nonostante le parole di Sant'Agostino : " Anche tu, o uomo, chiunque tu sia, sei caro a Dio, sei amato da Lui come fossi l'unico". Perchè, allora, non mi bastano queste e altre testimonianze quasi a voler chiedere al Signore di ripetere, per me, il miracolo fatto per San Tommaso? Una pena, la mia, che dura da una vita nonostante aneliti, aspirazioni, desideri; nonostante il mio continuo cercare, affannosamente, una "vicinanza" piu' diretta ed esaustiva. Ma la fede del mio ragazzzo , forse, è gia' di per se un dono e questo dovrebbe bastarmi !